Tv, streaming e lotta contro il pezzotto
Il panorama della trasmissione delle partite di Serie A si arricchisce con un’offerta sia su DAZN che su Sky, dove tre incontri per giornata sono disponibili in co-esclusiva. Tuttavia, con l’avvio di questa nuova stagione calcistica, si riaccende anche il dibattito sulla lotta contro il “pezzotto” e gli ulteriori fenomeni di pirateria online. Questi ultimi continuano a compromettere la visione legale degli eventi sportivi, suscitando preoccupazione tra diritti d’autore e ricavi delle società calcistiche.
Le modalità di fruizione degli eventi live, in particolare quelli calcistici, sono influenzate dall’espansione della pirateria, che genera un danno considerevole nei confronti delle emittenti e dei club. Vi è la consapevolezza che la lotta a questi fenomeni è cruciale non solo per preservare la legalità, ma anche per garantire un futuro economico sostenibile al mondo del calcio. Entrambi i principali attori coinvolti, DAZN e Sky, hanno manifestato l’intenzione di collaborare attivamente per contrastare fenomeni di illegalità, incoraggiando l’utilizzo di piattaforme ufficiali per la visione delle partite.
Con un numero sempre crescente di spettatori che preferisce accedere a contenuti attraverso canali non autorizzati, la sfida per le aziende di streaming e per la Lega Serie A si fa ancora più complessa. La situazione attuale richiede l’implementazione di strategie più incisive e una continua attenzione al tema della pirateria, fondamentali per garantire un futuro luminoso al campionato italiano.
Misure governative contro la pirateria
Il governo italiano ha avviato misure significative per contrastare la pirateria audiovisiva, con particolare attenzione alla protezione dei contenuti live. Attraverso l’AgCom, è stato messo in atto il Piracy Shield, un sistema destinato a fornire un valido supporto contro le violazioni del copyright. Le recenti modifiche al Regolamento sul diritto d’autore online, annunciate il 30 luglio, ampliano le possibilità di intervento per tutti i titolari di eventi live. Con queste nuove disposizioni, essi possono presentare richieste all’Autorità per fermare la diffusione di contenuti illeciti, collegandosi tramite associazioni e federazioni dedite alla lotta contro la pirateria.
Particolarmente rilevante è la capacità di disabilitare l’accesso a contenuti trasmessi illegalmente nei primi 30 minuti dalla messa in onda. Questo si traduce in interventi rapidi mediante il blocco della risoluzione DNS e l’instradamento del traffico di rete verso indirizzi IP coinvolti in attività di pirateria. Tali misure non solo rafforzano la lotta contro i contenuti piratati, ma pongono anche un accento sulla responsabilità di tutti i soggetti coinvolti nel settore per proteggere i propri diritti. In un contesto di crescente digitalizzazione, garantire la protezione dei diritti d’autore è divenuto un imperativo che richiede il massimo impegno e collaborazione tra istituzioni, emittenti e variegati operatori del settore.
Impatto economico sulla Serie A
Il fenomeno della pirateria online ha ripercussioni dirette e tossiche sull’economia della Serie A. Secondo un’indagine condotta da FAPAV e l’istituto Ipsos, il 38% degli adulti italiani ha preso parte, in un modo o nell’altro, ad atti di pirateria, causando una stima di 295 milioni di atti di pirateria legati ai contenuti audiovisivi. Questo comportamento illegale non solo compromette i diritti d’autore ma causa una perdita economica colossale, ammontante a circa 2,2 miliardi di euro, che colpisce non solo i broadcaster come DAZN e Sky, ma anche i club calcistici.
Le società calcistiche si trovano a fronteggiare un’evidente contrazione dei ricavi derivanti da diritti TV e sponsorizzazioni, elementi vitali per la loro sostenibilità finanziaria. I danni economici non si limitano a semplici perdite di entrate; implicano anche il rischio di oltre 12.000 posti di lavoro nel settore a causa della diminuzione delle risorse disponibili per investimenti, sviluppo e crescita di talenti.
Inoltre, l’alto tasso di consapevolezza da parte dei pirati, con il 75% degli adolescenti e il 78% degli adulti che riconoscono la illegalità dei loro atti, evidenzia la necessità di campagne di sensibilizzazione mirate. La convinzione diffusa che piratare non comporti danni significativi è un fattore che rende la lotta alla pirateria ancora più difficile. Questo contesto crea un urgente bisogno di interventi multidimensionali da parte delle istituzioni e degli operatori del settore per sostenere il valore economico della Serie A e garantire un ritorno ad una naturale legalità.
Strategie di sensibilizzazione della Lega
La Lega Serie A ha intrapreso diverse iniziative per affrontare il problema della pirateria audiovisiva, un’azione che va oltre il semplice aspetto legale. Il suo impegno è rivolto anche alla sensibilizzazione del pubblico riguardo ai danni causati da comportamenti illeciti come il “pezzotto”. La campagna di sensibilizzazione di quest’anno segna un’evoluzione significativa, estendendosi anche ai campi di Serie B e Serie C, dimostrando così un approccio coeso e integrato contro la pirateria.
La Lega ha reso disponibile un video spot che gira sui maxischermi degli stadi, denominato #STOPIRACY – LA PIRATERIA UCCIDE IL CALCIO. In questa campagna, un’attenzione particolare è riservata alla grafica visibile in televisione, che viene trasmessa prima del fischio d’inizio delle partite e durante il riepilogo delle marcature. Tali iniziative puntano non solo a informare i tifosi, ma anche a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo ai danni economici e culturali che scaturiscono dalla pirateria.
Malgrado gli sforzi profusi, la sfida rimane ardua. Chi infrange le regole continua a comportarsi come se le conseguenze delle proprie azioni non fossero significative. In effetti, la propagazione di tale mentalità ha portato a un persistente spreco di risorse, sia per le emittenti sia per i club. La Lega è consapevole che l’efficacia delle campagne di sensibilizzazione deve essere accompagnata da un forte coordinamento con le forze dell’ordine per scovare e perseguire i responsabili di attività illecite.
Questa battaglia richiede una strategia multifocale, in cui l’educazione, la comunicazione e l’applicazione della legge siano perfettamente allineate, affinché il messaggio contro la pirateria arrivi chiaro e forte a tutti i tifosi e agli appassionati di calcio italiano.
Proposte per il futuro del calcio italiano
In un contesto in evoluzione, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha condiviso idee ambiziose sul futuro della Serie A, proponendo una radicale ristrutturazione del campionato. Tra le sue proposte vi è la riduzione del numero delle squadre partecipanti a 16, una decisione che potrebbe ampliarne l’appeal e migliorare la qualità del gioco. L’intenzione è di trasmettere le partite in chiaro su emittenti come Rai e Mediaset, con la speranza di raggiungere un pubblico più vasto e incrementare le entrate pubblicitarie per i broadcaster.
De Laurentiis sottolinea che una maggiore esposizione mediatica potrebbe tradursi in un aumento degli introiti, generando ricavi significativi per i club attraverso una pubblicità più sostanziosa. Attualmente, DAZN e Sky garantiscono circa 900 milioni di euro a stagione fino al 2029, ma un mercato più competitivo e accessibile potrebbe fornire maggiori opportunità economiche per tutti gli attori coinvolti nel calcio.
Un’altra proposta messa sul tavolo dal presidente riguarda il sistema di pay per view, che consentirebbe l’acquisto di biglietti per assistere a partite in streaming, simile all’esperienza di chi si reca allo stadio. Questa opzione potrebbe attrarre una nuova base di fan e offrire maggiore flessibilità ai tifosi di seguire le loro squadre del cuore. La necessità di creare un ecosistema finanziario sostenibile è impellente, dato che la crisi economica, aggravata dalla pirateria e dall’evoluzione dei consumi mediatici, ha reso essenziali le idee innovative per la sopravvivenza del campionato.