### Candidature principali dei Golden Globes 2026
Candidature principali dei Golden Globes 2026
Con l’83ª edizione dei Golden Globes imminente, in programma per l’11 gennaio al Beverly Hilton di Los Angeles, le nomination riflettono chiaramente gli equilibri di potere all’interno dell’industria cinematografica. **Una battaglia dopo l’altra**, diretta da Paul Thomas Anderson, si profila come il titolo da battere con ben nove candidature. Tra queste, figurano le categorie di miglior film – commedia o musical, regia, sceneggiatura, e una serie di nomination attoriali. Questa risultante posizione di front runner accresce le aspettative attorno al film, che si distingue per la sua audacia narrativa e visiva.
Le altre due pellicole in corsa sono **Sentimental Value** di Joachim Trier, con otto candidature, riguardante il cinema non anglofono, e **I peccatori** di Ryan Coogler, un horror vampirico che ha raccolto sette nomination includendo quelle per film, regia e attore protagonista. **Hamnet**, diretto da Chloé Zhao, si assicura sei candidature, incluse quelle per film e regia, dimostrando altresì la forza del racconto tragicomico che si interseca con il patrimonio letterario.
Questa edizione dei Golden Globes non è solo un punto di riferimento per le persone del settore ma offre anche uno spaccato su ciò che la critica e il pubblico si aspettano da un cinema che evolve e si reinventa, mantenendo alta la guardia sulla qualità artistica e sulla rilevanza dei temi affrontati.
### Contendenti al titolo di miglior film
Contendenti al titolo di miglior film
In un contesto cinematografico sempre più competitivo, **Una battaglia dopo l’altra** di Paul Thomas Anderson emerge come il frontrunner della stagione con una manciata impressionante di ben nove nomination. La pellicola non solo brilla per la sua qualità artistica, ma ha anche dimostrato un forte impatto commerciale, incassando oltre 203 milioni di dollari a livello mondiale. Questa commedia dark affronta tematiche di profonda attualità, collocandosi all’incrocio tra thriller politico e satira sociale, con un cast di prim’ordine che include nomi di grande richiamo.
In secondo piano troviamo **Sentimental Value** di Joachim Trier, che, pur con otto candidature, spicca per la sua narrativa delicata e sfumata, riflettendo dinamiche familiari e la difficoltà di relazioni interpersonali. Questo film, chiaramente radicato nel cinema non anglofono, riesce a mantenere un forte impatto emotivo, rappresentando una competizione seria per il film di Anderson.
Infine, **I peccatori** di Ryan Coogler e **Hamnet** di Chloé Zhao, rispettivamente con sette e sei candidature, meritano una menzione d’onore. L’horror di Coogler propone una riflessione audace sui temi sociali del razzismo e della fede, mentre il dramma ispirato a Shakespeare di Zhao si fa portavoce di una narrazione emotivamente potente, centrata sul lutto e la memoria. Con una selezione così variegata e stimolante, la corsa verso il premio per il miglior film promette di essere una battaglia avvincente.
### Dominio delle serie e delle piattaforme streaming
Nel panorama delle nomination ai Golden Globes 2026, emerge con chiarezza il predominio delle serie televisive e delle piattaforme di streaming, segnando un cambio di guardia rispetto alle tradizionali narrazioni cinematografiche. **The White Lotus**, con sei candidature, si conferma nuovamente come un titolo di spicco, capace di mescolare elementi di satire sociale con una narrativa avvincente ambientata in contesti esotici. La sua abilità nel disassemblare le frivolezze e le vanità del mondo contemporaneo le conferisce un appeal che continua a conquistare pubblico e critica.
Segue **Adolescence**, una crime story ambiziosa realizzata in piano sequenza, che si propone come una delle nuove voci più interessanti, con cinque nomination. Al suo fianco, titoli come **Severance**, **Only Murders in the Building**, **The Bear**, **The Pitt**, **Slow Horses** e **The Diplomat** evidenziano l’evoluzione della narrativa seriale verso territori più complessi e stratificati, dimostrando la crescente rilevanza delle produzioni per i grandi streamer.
La scomparsa di **Stranger Things 5** dalle nomination, nonostante i suoi precedenti successi, suscita interrogativi sulla sua capacità di mantenere rilevanza e freschezza nell’immaginario collettivo. Le zero candidature confermano una possibile saturazione del formato “nostalgico”, suggerendo che la sua epoca d’oro potrebbe essere giunta al termine. Netflix, d’altra parte, risente di questa situazione, subendo un discutibile ridimensionamento di visibilità che prelude a una necessaria revisione nel proprio approccio alle narrazioni seriali.
### Rappresentanza internazionale e nuove voci
I Golden Globes 2026 evidenziano una significativa apertura verso una crescente rappresentanza internazionale, con un’attenzione particolare alle opere non anglofone. Cinque dei dodici posti disponibili nelle categorie di miglior film drammatico, miglior commedia/musical e miglior animazione sono occupati da film provenienti da diverse nazioni, dimostrando così l’impegno dell’industria ad abbracciare una pluralità di voci artistiche e culturali. In questa edizione, il panorama cinematografico si arricchisce di titoli provenienti dall’Iran, Corea del Sud, Brasile, Norvegia, Spagna e Tunisia, rendendo i Golden Globes un vero e proprio mappamondo del cinema contemporaneo.
Il film **It Was Just an Accident** (Un semplice incidente) figura tra i candidati nella categoria del miglior film in lingua non inglese, affiancato da altre opere di spicco. **Sentimental Value**, una riflessione profonda sulle dinamiche familiari di Joachim Trier, e **The Secret Agent** (L’agente segreto), che porta alla luce temi critici, compongono un insieme che sarà decisivo per il riconoscimento delle narrazioni globali nel contesto dei premi.
Questo riconoscimento delle opere internazionali non è solo un fatto puramente statistico; rappresenta una sfida alle tradizionali gerarchie di valore all’interno del panorama cinematografico, aprendo le porte a nuove voci emergenti e a una varietà di esperienze che arricchiscono il mercato globale. L’inclusione di nuovi talenti come Eva Victor e Inga Ibsdotter Lilleaas nei film in nomination aggiunge ulteriore freschezza al contesto, segnalando una potenziale evoluzione del gusto del pubblico e della critica.
### Sorprese e delusioni nelle nomination
Tra le sorprese e le delusioni delle nomination ai Golden Globes 2026 si fa sentire l’assenza di alcuni titoli che avevano destato aspettative elevate. La mancata candidatura di **Wicked: For Good** come miglior film commedia/musical è senza dubbio una delle note dolenti, nonostante le ottime performance attoriali di **Cynthia Erivo** e **Ariana Grande** che hanno ottenuto riconoscimenti nelle categorie dedicate. Questo solleva interrogativi sulla comprensione da parte dei membri della giuria riguardo alla portata e all’impatto del musical sul grande schermo, che ha consolidato una fanbase devota.
Altrettanto sorprendente è il confinamento di due blockbuster molto attesi, **Avatar: Fire and Ash** e **Mission: Impossible – The Final Reckoning**, a un’unica nomination nella categoria “risultato al botteghino”. Questa decisione segna una chiara discontinuità rispetto al passato, in cui simili titoli avrebbero normalmente garantito la loro presenza nelle categorie principali per l’eccellenza artistica. Le scelte della giuria potrebbero riflettere un cambiamento di sensibilità verso opere più innovative e meno convenzionali, a scapito dei film di alta affluenza al botteghino.
In un contesto televisivo, l’assenza di **Stranger Things 5** dalle nomination rappresenta un fallimento clamoroso per una serie che, nel corso degli anni, ha catturato il favore del pubblico e assai spesso anche della critica. Questa esclusione indica non solo una fatica narrativa nell’innovare, ma potrebbe segnalare un definitivo scivolamento di quello che era un tempo un fenomeno culturale amato, dare spazio a nuovi show emergenti che potrebbero essere più rappresentativi della direzione futura della serialità.
L’Italia, tradizionalmente ben rappresentata ai Golden Globes, esce purtroppo a mani vuote, eccezion fatta per la nomination a **Julia Roberts** per il film **After the Hunt** di **Luca Guadagnino**. Questa situazione rappresenta un chiaro segnale di come, malgrado alcuni sforzi significativi, il cinema italiano faccia fatica a mantenere una posizione forte e competitiva nel contesto internazionale attuale, che richiede un equilibrio tra la tradizione e l’innovazione. Le reazioni a queste nomination non tarderanno ad arrivare, aprendo un dibattito necessario sulle scelte fatte e sulle visioni artistiche alla base di esse.

