Lulù Selassié: la verità sulla sua relazione con Manuel Bortuzzo e le smentite che sorprendono tutti

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By Redazione Gossip.re

Lulù Selassié: la verità sulla sua relazione con Manuel Bortuzzo e le smentite che sorprendono tutti

Caso Bortuzzo-Selassié: le verità di Lulù

La questione tra Lulù Selassié e Manuel Bortuzzo continua a generare attenzione e dibattito. Recentemente, Lucrezia, nota con il diminutivo Lulù, ha condiviso la sua versione degli eventi in una serie di interviste. Le sue dichiarazioni arrivano dopo la sentenza che l’ha condannata in primo grado per stalking, una decisione che ha sollevato numerose polemiche e sospetti sulla veridicità delle accuse.

Nell’intervista rilasciata a Gabriele Parpiglia per il suo podcast “Seconda Vita”, Lulù ha chiarito le circostanze che hanno portato alla denuncia di Bortuzzo. Secondo la sua narrazione, la natura della loro relazione era complessa, caratterizzata da momenti di tensione e incomprensioni. Lucrezia sostiene di essere stata coinvolta in una relazione segreta in cui, a suo dire, era Manuel a provocare l’instabilità. Inoltre, ha sottolineato come alcune delle accuse mosse contro di lei fossero il risultato di malintesi e conflitti privati ormai risalenti.

Secondo Lulù, spesso si trovava in situazioni delicate, ma erano dovute a dinamiche di coppia piuttosto che a comportamenti molesti nei confronti di Bortuzzo. La sua posizione è supportata dai suoi familiari, che intendono dimostrare l’innocenza della sorella, ritenendo le accuse infondate e frutto di una cattiva interpretazione dei fatti.

La denuncia e la condanna di Lulù Selassié

Il caso di Lucrezia Selassié e Manuel Bortuzzo ha preso una piega inaspettata con la denuncia presentata da Bortuzzo, che ha portato alla condanna di Lulù per stalking. Gli eventi si sono sviluppati rapidamente: nell’aprile 2024, il nuotatore ha sporto denuncia, e in meno di un mese Lulù si è vista obbligata a indossare un braccialetto elettronico, provvedimento giudiziario che ha suscitato stupore e indignazione. Durante il podcast di Gabriele Parpiglia, “Seconda Vita”, Lulù ha descritto il suo stato d’animo in quel periodo, evidenziando come la situazione l’abbia lasciata profondamente scossa e ferita non solo a livello personale, ma anche nel rapporto con le sue sorelle, Jessica e Clarissa.

Nonostante le restrizioni imposte dalla legge, le Selassié sono determinate a dimostrare la sua innocenza. Lulù ha raccontato di essersi sentita soffocata in una relazione che, a suo dire, presentava chiare dinamiche di tensione. Per Lulù, le accuse contro di lei non si baserebbero su prove concrete, bensì su interpretazioni errate di eventi privati. Con la famiglia a sostenerla, si dicono pronte a presentare ricorso, puntando a rovesciare la condanna al secondo grado di giudizio.

Le sorelle Selassié continuano a combattere al fianco di Lulù, certi che la verità alla fine emergerà. La condanna e il ricorso in appello segnano un capitolo cruciale in una storia che, tra gossip e cronaca, continua a spingere i riflettori su una vicenda tanto complessa quanto controversa.

Le accuse di stalking e la reazione di Lucrezia

Le accuse di stalking formulate da Manuel Bortuzzo nei confronti di Lulù Selassié hanno innescato una reazione dura e diretta da parte della principessa. In una serie di interviste, Lucrezia ha contestato con decisione le affermazioni del suo ex fidanzato, sostenendo fermamente di non aver mai messo in atto comportamenti persecutori. La Selassié ha rilasciato dichiarazioni in cui descrive la sua versione dei fatti, cercando di smontare pezzo per pezzo le accuse che l’hanno portata a una condanna in primo grado.

Nel suo intervento al podcast “Seconda Vita”, Lulù ha sottolineato che la loro relazione era caratterizzata da alti e bassi, dove gli episodi riportati da Bortuzzo sono stati travisati. Ha evidenziato come la sua presenza alle gare di nuoto, che Manuel stesso aveva proposto, non fosse mai un intervento di stalking, ma il tentativo di mantenere una relazione. Secondo Lulù, le tensioni emerse durante la loro storia avrebbero in realtà avuto origine da una serie di fraintendimenti comuni in una relazione giovane e tumultuosa.

Inoltre, ha chiarito che molti dei presunti episodi che hanno portato alla denuncia non corrisponderebbero a verità documentate, ma piuttosto a interpretazioni soggettive di momenti privati. La principessa ha espresso la sua frustrazione per la rapidità con cui la situazione è degenerata, sottolineando che il rifiuto del giudice di revocare il braccialetto elettronico è stato un ulteriore colpo al suo stato d’animo. Lucrezia ha concluso che la sua speranza risiede nella possibilità di giustizia e nell’emergere della verità in appello, insieme all’appoggio delle sue sorelle.

Le testimonianze delle sorelle Jessica e Clarissa

Le sorelle di Lulù Selassié, Jessica e Clarissa, hanno preso una posizione chiara e decisa riguardo alle accuse di stalking mosse contro di lei da Manuel Bortuzzo. Ritenendo che la sorella sia stata vittima di una relazione tossica, entrambe offrono una narrazione alternata degli eventi, con l’intento di evidenziare la verità e scagionare Lulù. Jessica ha sottolineato come la relazione sia stata caratterizzata da comportamenti ambivalenti da parte di Bortuzzo, descrivendo momenti in cui il nuotatore manifestava chiaramente il desiderio di mantenere accanto Lulù, che a sua volta si è sentita in balia di una situazione difficile.

Clarissa, in particolare, ha raccontato un episodio significativo avvenuto durante una visita alla famiglia di Bortuzzo. Ha chiesto al padre di Manuel un confronto per discutere la situazione fra i due fidanzati, ma si sarebbe trovata di fronte a un rifiuto categorico, con l’accusa di essersi presentata in maniera insistente. Questa circostanza è stata prontamente smentita dalle Selassié, che forniranno prove a sostegno della loro versione. Secondo loro, Clarissa si è comportata correttamente nel tentativo di mediare e comprendere meglio le dinamiche della relazione fra Lulù e Manuel.

Jessica ha anche ajunto un punto chiave: l’attuale residenza di Lulù a Milano, lontano da Bortuzzo, rende poco plausibile la percezione di un pericolo imminente, suggerendo che la decisione del tribunale di mantenere il braccialetto elettronico sia stata affrettata e priva delle adeguate considerazioni contextuali. Entrambe le sorelle affermano di essere ferme nel sostenere la loro famiglia, convinte che le prove a loro favore dimostreranno l’innocenza di Lulù in sede di appello.

Le prove che smentiscono Bortuzzo

La narrazione avanzata da Lulù Selassié è sostenuta da una serie di prove documentali che, secondo la sua famiglia, dimostrerebbero l’assenza di comportamenti persecutori nei confronti di Manuel Bortuzzo. Durante il podcast “Seconda Vita”, Lucrezia ha rivelato di possedere numerosi scambi di messaggi e fotografie che attesterebbero un’altra realtà, differente e meno drammatica rispetto a quella delineata dall’atleta. Questi documenti sarebbero in grado di confutare diverse delle affermazioni contenute nella denuncia presentata da Bortuzzo, contribuendo a gettare ombre sulla sua versione dei fatti.

Secondo le Selassié, la presentazione di tali prove avvalora l’idea di un malinteso piuttosto che di un comportamento intenzionalmente persecutorio. Lulù ha explicitato che le ricerche di contatto da parte di Manuel si sono spesso alternate a momenti in cui lui stesso l’ha bloccata, creando tensioni piuttosto che un semplice amore pericoloso. Un clima di confusione che, come sostiene la principessa, è alla base della denuncia.

In aggiunta, sono state raccolte testimonianze di terzi che confermerebbero la dinamica della relazione, mettendo in dubbio la credibilità delle accuse mosse da Bortuzzo. Le Selassié, forti del supporto della loro cerchia di amici e familiari, continuano a esprimere fiducia nel fatto che in sede di appello sarà possibile mostrare la verità, ribaltando la condanna già emessa. Tali prove, secondo loro, sono non solo sostanziali ma fondamentali per il chiarimento della situazione e la salvaguardia dell’onorabilità di Lulù.

Le prospettive future e il ricorso in appello

La situazione di Lulù Selassié e Manuel Bortuzzo si appresta ad affrontare una nuova fase, caratterizzata dal tentativo di appellare la condanna subita da Lulù per stalking. La decisione del giudice di imporre il braccialetto elettronico ha segnato un momento cruciale nella vita della principessa e della sua famiglia, la quale si sta preparando a combattere per la verità e la giustizia. Lulù e le sue sorelle, Jessica e Clarissa, sono pronte a intraprendere il percorso del ricorso in appello, convinte che evidenze tangibili possano ribaltare il verdetto iniziale.

I prossimi passi legali potrebbero rivelarsi decisivi per la difesa di Lucrezia. Le Selassié, infatti, ritengono di avere a disposizione un arsenale di prove documentali, incluse comunicazioni e testimonianze, che dimostrerebbero la mancanza di qualsiasi forma di stalking da parte di Lulù. L’aspirazione è quella di chiarire le dinamiche della loro relazione, considerata dai familiari come tossica, e dimostrare che le accuse siano infondate e frutto di fraintendimenti.

Il ricorso in appello offre alle Selassié una possibilità cruciale di rivalutare la sentenza, e la famiglia è determinata a dimostrare che la vera essenza della vicenda è stata distorta. Con la volontà di perorare la causa della sorella, Jessica e Clarissa affermano di voler continuare a essere al fianco di Lulù, certi che l’eventuale revisione del caso possa portare finalmente alla luce la verità, affinché giustizia sia fatta. È attesa un’accesa battaglia legale, che potrebbe chiarire la posizione di Lulù e mettere in discussione la credibilità delle accuse di Bortuzzo.